By Neal Taparia - 9/11/2024
Anche quando si è da soli, si sa, le carte sanno essere delle ottime compagne di giochi. Fin dalle origini, le carte venivano utilizzate e consultate principalmente da un’unica persona, tanto per i fini divinatori quanto per scopi prettamente ludici. Non stupisce, dunque, che ancora oggi esistano centinaia di giochi di carte per singoli giocatori, ideali per allontanare la noia ma anche per affinare le proprie abilità logiche. Ecco una lista dei 10 giochi di carte più coinvolgenti per giocatore singolo.
Complice la sua integrazione di default all’interno dei sistemi operativi Windows, il solitario Klondike è probabilmente il gioco di carte individuale più popolare e diffuso in tutto il mondo. Ecco perché, ormai, il Klondike può essere giocato sia in forma fisica che su portali digitali come giochi solitario gratis.
Prima di iniziare una partita occorre organizzare il tableau. Per fare ciò, si dispongono 7 colonne di carte, e si riserva uno spazio per le basi, le riserve e il mazzo principale. L’obiettivo del giocatore è quello di riempire le basi con scale di carte dall’Asso al Re, per ogni seme.
Il gioco dei Quaranta Ladroni rappresenta una variante piuttosto particolare del solitario Klondike. Questo viene giocato con due mazzi da 52 carte francesi, e infatti il tableau è costituito da 10 colonne con quattro carte ciascuna. Scopo del gioco è quello di riempire le basi con scale crescenti di carte, partendo dagli Assi.
Una alla volta, ciascuna carta può essere spostata tra le varie colonne per formare le combinazioni e per cercare di liberare quanto più velocemente il tavolo di gioco. Una volta che
le otto basi sono state correttamente riempite, il giocatore potrà finalmente trovare il famigerato tesoro dei quaranta ladroni.
L’Orologio è un solitario rigorosamente italiano e che, infatti, viene generalmente giocato con un mazzo di carte napoletane o piacentine. Dal mazzo si estraggono innanzitutto 12 carte che vengono posizionate sul tableau in modo da formare un cerchio (per l’appunto, un orologio). Al centro dell’orologio, invece, si colloca il mazzo con le carte residue.
Il gioco inizia pescando due carte dal mazzo centrale. Una di queste viene posizionata a faccia in giù di fianco al mazzo, mentre l’altra viene posta scoperta. Prendendo come riferimento quest’ultima carta scoperta, si dovranno girare tutte le carte dell’orologio che presentano il suo stesso valore numerale. Obiettivo del gioco, dunque, è quello di girare a faccia in giù tutte le carte del quadrante circolare.
Rispetto al Klondike, il solitario FreeCell presenta alcune caratteristiche piuttosto particolari. Lo scopo del gioco è sempre quello di riempire le basi con scale di carte, ma la disposizione delle carte sul tableau è leggermente diversa. Le colonne, infatti, sono 8 ed è previsto l’utilizzo di quattro celle libere per “appoggiare” le carte nei casi di necessità.
Malgrado i vantaggi che lascia al giocatore, la variante del FreeCell è considerata leggermente più difficile rispetto al classico solitario, soprattutto perché non sempre è possibile spostare più carte in blocco contemporaneamente.
Il solitario Canfield, anche conosciuto come solitario Demon, vede l’impiego di un mazzo standard di 52 carte. Si crea, innanzitutto, un pozzetto formato da 13 carte, di cui 12 sono a faccia giù e una sola scoperta. Dopodiché si collocano quattro carte scoperte sul tableau, in modo da formare le quattro colonne di gioco.
A questo punto può iniziare il gioco, e si procede pescando tre carte dal mazzo. Di queste, solo la prima può essere giocata e, proprio a partire dalle carte pescate si potrà cominciare a costruire le basi. Obiettivo finale del Canfield è, come sempre, quello di realizzare delle scale complete di carte da inserire all’interno delle basi.
Come FreeCell, anche Spider rappresenta una variante del solitario che ha riscosso un’incredibile popolarità grazie ai sistemi operativi Windows. In questo caso il tableau è costituito da ben 10 colonne, le prime 4 formate da 6 carte e le restanti composte da 5 carte. Per giocare a Spider è necessario l’impiego di due mazzi di carte da 52 (esclusi i jolly), motivo per cui le basi di fondazione sono 8 anziché 4.
Il giocatore può scegliere quale livello di difficoltà approcciare, selezionando tra tre diverse tipologie di gioco: 1 seme, 2 semi o 4 semi. La versione a 4 semi, quindi, rappresenta quella dal livello di difficoltà più elevato, dal momento che richiede di effettuare combinazioni e scale rispettando il seme (e il colore) di ciascuna carta in maniera rigorosa.
Pur non essendo molto conosciuto tra i giocatori del nostro paese, Beehive è una variante del solitario molto particolare che presenta un grado di difficoltà abbastanza elevato. Il tableau è costituito da una riga di 6 carte, disposte a faccia in su, mentre le basi di fondazione sono in tutto 13. Sulla destra del tavolo viene posizionata una riserva che inizialmente conta 10 carte, di cui soltanto una viene posizionata scoperta.
Le carte restanti formano il mazzo delle riserve, dal quale è possibile attingere per pescare nuove carte. Dal mazzo, infatti, si possono pescare tre carte per volta, ma soltanto l’ultima della triade può essere utilizzata per creare le combinazioni all’interno del tableau. Scopo del gioco, è quello di raggruppare carte dello stesso valore da inserire all’interno delle 13 pile.
Memory è un gioco di pazienza abbastanza popolare, discendente diretto del Mahjong di origine asiatica. Per giocare a memory è possibile utilizzare un mazzo speciale dedicato oppure un tradizionale mazzo di carte francesi o italiane. Si dispongono, innanzitutto, le carte coperte sul tavolo. Il giocatore può, quindi, scegliere di scoprire una carta a caso, e deve poi riuscire a trovare una seconda carta all’interno del tabellone che abbia lo stesso valore numerico.
Qualora si riesca ad effettuare una combinazione, il giocatore può custodire entrambe le carte all’interno di un mazzetto delle vincite. Se, invece, le due carte svelate hanno valori differenti, queste devono essere riposte nella loro posizione originaria a faccia in giù. Obiettivo del gioco, quindi, è quello di riuscire a liberare l’intero tabellone nel minor tempo possibile.
Chiamato anche solo e semplicemente “Yukon”, questa variante del solitario si distingue dal Klondike per il fatto che non è previsto l’utilizzo di un mazzo. Le carte avanzate in seguito alla distribuzione delle colonne del tableau, infatti, vengono ridistribuite tra le colonne esistenti, a partire dalla seconda fino alla settima.
Anche per Yukon, l’obiettivo del giocatore è quello di realizzare delle scale dall’Asso al Re, ordinandole in base al seme, per poi posizionarle all’interno della 4 basi. Rappresenta uno dei giochi di carte più semplici in assoluto, anche se richiede una buona dose di strategie e di pianificazione delle proprie mosse.
Il solitario Sea Tower prevede l’utilizzo di un mazzo da 52 carte, oltre che un tableau costituito da 10 colonne, di cui ognuna formata da 5 carte scoperte. Le restanti due carte vanno a formare, invece, due delle quattro celle libere in alto.
Nel Sea Tower, come in molte altre varianti del solitario, è possibile spostare una sola carta per volta. I Re, che rappresentano la cima di ciascuna scala, possono essere inseriti soltanto all’interno delle colonne vuote. L’obiettivo è quello di realizzare scale complete per ogni seme, da inserire poi nelle quattro basi di fondazione.
Questi erano soltanto 10 degli innumerevoli giochi che è possibile realizzare da soli con le carte. Sebbene alcuni risultino essere più semplici di altri, i giochi di pazienza e i solitari richiedono sempre molta concentrazione e un ottimo spirito di osservazione.
È sempre il momento ideale per mettersi alla prova con uno di questi acutissimi giochi da tavolo. Qualora non si abbia a disposizione un mazzo di carte francesi, o uno di carte italiane, è possibile iniziare un solitario anche sfruttando gli innumerevoli portali di gioco che la rete mette a disposizione.